Simone Trimarchi
Ex campione italiano di videogiochi ora giornalista, caster e influencer
Nato il 26 Maggio 1978 a Roma, Simone Trimarchi ha cominciato a videogiocare con il Commodore 64 a 6 anni. Dopo aver studiato i classici (Amiga e NES) e l’arte contemporanea (Megadrive e Super Nintendo) ha comprato il suo primo PC. Da Monkey Island a Doom, da Eye of The Beholder a Call of Duty, non c’è stato gioco o genere che non abbia giocato. La sua storia esportiva comincia effettivamente in una sala lan nel 1997 insieme ai compagni di classe del liceo. A partire dal 2000, l’eSport in Italia stava diventando una cosa seria e Simone cominciò a giocare per vincere. Nel 2001 conquistò la qualificazione, come primo classificato, alla prima edizione dei World Cyber Games, le “Olimpiadi dei videogiochi”, facendo parte della prima nazionale italiana mai partita per la Corea del Sud.
Dal 2003 inizia a scrivere mensilmente per Giochi per il Computer, la testata di settore (videogiochi) più venduta in Italia e successivamente per column, recensioni ed editoriali per WinMagazineGiochi, Edge (edizione italiana), XBM, Game Pro. Il 2005 segna una tappa importante e di svolta professionale, poichè Simone comincia a lavorare nel campo dell’esport a tutti gli effetti: assunto da Progaming Italia, diventa il volto e la voce delle ESL Pro Series, il campionato di “Serie A” italiano di riferimento all’epoca. Dal 2005 al 2009 è stato presentatore, analyst e commentatore (Counter Strike, Starcraft, Warcraft III, FIFA e un po’ di COD) per i maggiori eventi organizzati in Italia e nel 2006 viene ingaggiato come telecronista alle finali WCG, un momento storico importante e di affermazione delle proprie capacità di caster.
Oggi Simone scrive per varie testate giornalistiche (Wired e EveryEye eSport), crea video per TGCom24; a tempo pieno lavora come web marketing manager e come papà di due splendidi figli.
Aggettivi
- Leale
- Creativo
- Determinato
Motto
Chi più sa, più vale.