Philippe Léveillé

Chef

Il Chaos per lui è:

“Il Chaos è la produzione di cibo in eccesso, la malnutrizione dei bambini che in alcune parti del mondo sono in sovrappeso mentre in altre non hanno niente da mettere nello stomaco, è  l’eccessiva mediatizzazione dell’alta gastronomia di cui faccio parte. “

È un’ambasciata della grande cuisine in Italia il Miramonti l’Altro, ristorante di chi pensa che la dieta è rimandata al domani, il burro è una roba bretone e lo coscette di rana beh, c’est mon cocorico! Bando ai sifoni quindi, e niente complessi; nel piatto va in scena l’orgoglio di un grande chef neoclassico, applicato anche alle emozioni delle specialità bresciane. Di che commuovere il più incallito avanguardista! 

Nato a Nantes nel 1963, Philippe ha frequentato l’alberghiero di Saomure prima di avviare una girandola di peregrinazioni in giro per il mondo, spezzate solo dal servizio umanitario nazionale prestato in Somalia, Etiopia e Yemen per la croce rossa nel biennio 1981- 82. Dall’esordio parigino presso l’Hotel Winsor Clovis, lo hanno portato all’Hotel Helton Kennedy di New York, al ristorante Boucairre Meridiane in Martinica, fino al Vis Palace Grand Corniche a Montecarlo. 

Il cuoco volante non pensa certo di poggiare la toque quando il vento lo spinge alle Maschere di Iseo, dal 1987 al 1991. Dopo un anno all’antico ristorante Ponte di Briolo, invece, il 25 ottobre 1992 approda al Miramonti di Caino presso la famiglia Piscini, che nel 1994 seguirà nella nuova e definitiva stazione del Miramonti l’altro: fine corsa a Concesio. 

Qui la grande tecnica di Philippe, che padroneggia l’accademia, si incontra umilmente con il savoir-faire insuperabile di Mary Piscini, che gli trasmette i segreti di piatti cult come il risotto ai funghi e formaggio dolce di montagna, prima di lasciargli definitivamente i fornelli. Philippe, che si dichiara italiano (ma forse capisce bene l’opulenza bresciana proprio perché bretone, insinua Paolo Marchi), non perde occasione per omaggiarla, rivendicando un maggiore riconoscimento per il ruolo delle donne ai fornelli. 

Due stelle Michelin dal 2001, con il suo ristorante italiano “Miramonti l’altro”, definito dalle più influenti riviste di settore, tra le quali “Grande Cucina”, come uno degli chef più rappresentativi del panorama italiano.  Conosciuto come lo chef bretone che riesce a coniugare al meglio le tecniche della cucina francese con i piatti della tradizione italiana. Nel 2012 sbarca ad Hong Kong con il ristorante “L’altro” al quale da consulenza fino ad aprile 2017. 

Nel 2014 è invitato come chef ospite ad una puntata di masterchef 3. Nello stesso anno conduce insieme allo chef Oldani e Rossella Brescia The Chef 2 .  

Nel 2015 partecipa all’avventura di Pechino Express insieme al suo amico Ciccio Sultano nella coppia degli stellati. 

Sempre nel 2015  scrive il suo primo libro “La mia vita al burro”, l’avventurosa biografia di un cuoco bretone che cucina italianop a brescia e a honk kong. E ha un ingrediente dell’anima che lo accompagna sin dall’infanzia, il burro. Nel 2016 inizia una collaborazione con il mensile “dentro Casa”. 

L’11 settembre 2017 parte sul canale 33 del digitale la nuova trasmissione chopped che lo vede protagonista al fianco di Rosanna Marziale, Misha e Gianmarco Tognazzi.  

Nel 2018 conduce come Chef giudice “Il ristorante degli Chef” su Rai 2 in compagnia di Andrea Berton e Isabella Potì.