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TEDxBustoArsizio - 5 cose da fare quando fuori c'è il Chaos

5 Cose da fare a casa quando fuori c’è il chaos

Quali opportunità ha in serbo questo temps retrouvé?

L’emergenza Coronavirus ha stravolto non solo i ritmi abituali ma anche l’aspetto dei luoghi conosciuti: le strade sono diventate più silenziose mentre le case si animano anche in orario lavorativo.

In questo periodo, che sembra sospeso nel tempo, il fatto di essere costretti in casa per molti è una situazione completamente nuova tanto che molti si chiedono come sfruttare al meglio l’ampio tempo libero a disposizione. Il cambio di abitudini richiede un cambio della prospettiva giornaliera. In realtà questo momento nasconde diverse opportunità: dall’introduzione dello smartworking per diverse aziende alla riscoperta della solidarietà nazionale per cui singole realtà, dalle più grandi alle più piccole, stanno dando il proprio contributo. Sul portale di #solidarietàdigitale, del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, emergono tantissime iniziative. Quali opportunità ha in serbo questo temps retrouvé?[1]

Ecco cinque spunti per rimanere a casa senza annoiarsi:

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[1] Proust nel suo temps retrouvé  guarda ai gesti della sua quotidianità durante l’infanzia con un nuovo sguardo e una nuova maturità, così è la prospettiva di questo tempo trascorso in casa: oggetti, visi e routine conosciute a cui dare un nuovo significato

1. Ritrovare il tempo per sé e per i propri legami

Per molti poter rimanere a casa è una occasione per ricaricare le batterie e riposarsi, ma è anche un momento per riscoprire il valore dei legami familiari che con i ritmi lavorativi non si possono vivere appieno. C’è più tempo per prendersi cura di sé, più tempo per viversi la confortevole lentezza dei risvegli e delle colazioni con la tavola apparecchiata bene, più tempo per riscoprire o ritrovarsi con le persone che ci stanno accanto ogni giorno, magari sfruttando i momenti di convivialità, dove si mette in pausa un attimo la televisione per fare domande nuove come: “Qual è la cosa più buona che ti cucinavano da bambino? – oppure- quale è la cosa più strana che hai visto ultimamente?”. Domande del genere, volte a stimolare il dialogo sono utili al benessere di tutta la famiglia. Secondo Bruce Feiler, autore del libro “The Secrets of Happy Families” parlare in famiglia aiuterebbe anche l’autostima dei bambini e li aiuterebbe nella loro crescita a fare scelte più consapevoli.

Un ottimo TEDTalk da vedere sui temi delle relazioni di qualità, che fanno bene alla nostra salute e al nostro cervello è quello di Robert Waldinger dal titolo: “Come vivere una vita serena? Lezioni dal più lungo studio sulla felicità”

2. Guardare e riscoprire la televisione

Sin dalla sua nascita, la televisione è nata per intrattenere, educare ed informare le persone che stavano a casa. La tipologia di fruizione che si praticava con quella “scatola parlante” oggi si è trasformata, anche grazie all’avvento delle “serie TV” lanciate da piattaforme come Netflix. I contenuti trasmessi sono oggi motivo di chiacchiera sia nel nucleo famigliare, che in quello degli amici o dei colleghi di lavoro o, ancora, dei compagni di studi.

Le soluzioni sono potenzialmente infinite grazie alla grande scelta di generi messi a disposizione delle piattaforme streaming. Molte di queste hanno oggi offerto i propri servizi premium gratuitamente, proprio come gesto solidale per dare supporto alle persone che ora stanno a casa per l’emergenza covid-19. Seguono alcuni esempi che ognuno di noi può sperimentare: dplus, il servizio streaming del canale tv RealTime di proprietà di Discovery che offre diverse serie tv e documentari di pregio; infinity, piattaforma video streaming on-demand di Mediaset che mette a disposizione due mesi gratuiti di abbonamento; Amazon Prime, di proprietà di Amazon, che offre la registrazione gratuita al servizio streaming e l’accesso all’archivio delle serie tv e documentari per gli abitanti in zona rossa.

Per gli amanti della televisione, ecco una playlist di Talk TED interessanti da seguire (è possibile sempre selezionare i sottotoli in italiano 😉)

3. Imparare, non studiare                             

Molti studenti, di tutte le età, stanno vivendo un cambiamento anche nel sistema scolastico: le classi virtuali si sono sostituite a quelle in presenza, i banchi si sono trasformati in tavoli da cucina o in scrivanie della propria camera e il proprio abbigliamento, molto spesso, non è altro che il pigiama. Una cosa è rimasta immutata: lo studio, anche se in modalità differenti.

Stare a casa ci offre un tempo dilatato ed un ritmo che rispetta le nostre esigenze: questo, se da una parte può condurci verso uno stato di pigrizia, dall’altro può favorire la produttività e la voglia di imparare per il gusto di farlo non solo per dovere. In quest’ultimo caso, per rendere ancora più facile imparare in autonomia, diverse realtà hanno messo a disposizione della comunità i propri servizi a titolo gratuito. Tra le iniziative più interessanti troviamo quella del Gruppo Mondadori che mette a disposizione circa 50.000 abbonamenti ai suoi magazine ed ebook, mentre Treccani Scuola mette a disposizione gratuitamente l’offerta di contenuti e di strumenti della propria piattaforma per la didattica digitale. Un’altra interessante piattaforma per l’apprendimento digitale dei nostri ragazzi è lezionisulsof.it nata proprio in risposta all’emergenza Covid-19 e alla chiusura delle scuole, dove vi si possono trovare letture, lezioni e laboratori per tutte le età.

Per chi non l’avesse ancora ascoltato, molto interessante il TEDxTalk tenuto da Ezio Fregnan dal titolo “Robo Experience: connessioni tra attori e oggetti di apprendimento” che parla dell’esigenza di un nuovo sistema di istruzione in grado di mettere in connessione giovani, università ed aziende con le nuove competenze richieste dalla rivoluzione tecnologica.

4. Clear space, clearer mind (spazio in ordine per una mente ancora più in ordine)

C’è sempre qualcosa da sistemare nelle proprie case: scatoloni con oggetti dimenticati in garage, giocattoli non più utilizzati da i propri bimbi ormai cresciuti, secchi di vernice che non aspettano altro che essere adoperati. Casa molto spesso è anche sinonimo di bricolage, di fai-da-te e di lavoretti di ristrutturazione: ecco che si presenta oggi l’occasione di fare in casa proprio quei lavori che si rimandavano da tempo perché nel weekend si preferiva riposare, magari coinvolgendo anche i propri piccoli.

Oltre alle attività creative i più giovani possono aiutare gli adulti in quello che per Marie Kondo [2]è il “magico potere del riordino”, per cui il gesto di “lasciar andare” ha una grande valenza simbolica poiché apre la via a cose nuove: alcuni nostri oggetti infatti, racchiudono ricordi ed emozioni che è necessario abbandonare per creare spazio non solo alla nostra casa ma anche a nuove emozioni.

Dei curiosi spunti sul pensiero creativo e il gioco emergono dal TEDTalk condotto da Tim Brown, dal titolo “Tales of creativity and play” (sìStorie di creatività e di gioco)

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[2] Scrittrice giapponese, ideatrice di una filosofia della gioia secondo cui  è necessario lasciare andare e quindi gettare tutti quegli oggetti che riempiono le nostre case e che non hanno più utilità per noi.

5. Il tempo di una nuova abitudine             

Secondo una interpretazione del lavoro di Maxwell Maltz, Psicocibernetica, occorrerebbero 21 giorni per creare una nuova abitudine, o meglio, per cambiare l’immagine che abbiano di noi stessi in modo da creare routine virtuose per determinati obiettivi. Gli antichi dicevano ‘ad maiora’ ed avevano ben intuito una caratteristica fondamentale dell’uomo, ovvero l’insaziabile voglia di fare di più, di volere di più e di migliorarsi. Forse, nonostante le difficoltà del momento storico, questo nuovo tempo che si è creato nelle giornate può fare da base per soddisfare questa caratteristica umana e per creare nuove abitudini. Perseguire un regime alimentare più sano, fare un po’ di allenamento a casa, provare lo yoga al mattino o meditare 5 minuti la sera sono solo alcuni spunti per iniziare il primo dei 21 giorni necessari a cambiare la quotidianità. Non è così facile come sembra ma, del resto, anche “un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo”[3]. Fare esercizio fisico diventa estremamente importante in questi giorni in cui la “staticità” prende un posto preponderante nelle nostre vite. Perché allora non andare semplicemente su Youtube e cercare qualche video training per allenarsi facilmente nei propri spazi?

In conclusione, il grande regalo che queste difficoltà ci danno è proprio il tempo: il tempo per sé, per gli altri, per riflettere in silenzio. Sta a noi cercare di dare valore ad ogni attimo e rimanere positivi. In fondo, lo diceva anche Kant che le regole per la felicità sono semplici: “qualcosa da fare, qualcuno da amare, qualcosa in cui sperare.”[4]

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[3] Lao Tzu

[4] saggio, 1793

                                                                                                                                                                                                                                                                 Federica Nocerino